Aldo Rossi (1931-1997) compie la sua prima formazione negli anni Cinquanta presso il Politecnico di Milano. Assistente negli studi di Ignazio Gardella e Marco Zanuso, insegna con Ludovico Quaroni presso la Scuola urbanistica di Arezzo e con Carlo Aymonino allo IUAV di Venezia; diventa professore incaricato al Politecnico di Milano nel 1959.
L’attività progettuale si divide tra edilizia privata e pubblica. Contemporaneamente la sua notorietà si afferma oltre i confini nazionali con realizzazioni quali l’isolato tra Kochstrasse e Friedrichstrasse a Berlino (1981-1988), l’Hotel “Il Palazzo” di Fukuoka (1987-1989) e a Maastricht il Bonnefanten Museum (1990-1994).
L’attività di storico e teorico dell’architettura comprende, oltre alle collaborazioni con riviste quali “Casabella Continuità”, “Società” e “Il Contemporaneo”, la pubblicazione di “L’architettura della città” (1966) e di “A Scientific Autobiography” (1984), oltre alla direzione della sezione internazionale di architettura alla Triennale di Milano (1973) e della sezione architettura della Biennale di Venezia del 1983.
Architetto e studioso, nominato Accademico di San Luca nel 1979, insignito del Pritzker Prize 1990 e della 1991 Thomas Jefferson Medal in Architecture, Aldo Rossi è noto anche per la sua attività di designer – Alessi, Artemide, Bruno Longoni Atelier d’Arredamento, Molteni & C., Unifor – e artista, dal “Teatro del Mondo” presentato alla Biennale di Venezia del 1979, al “Monumento a Sandro Pertini” (Milano, 1988-1990), passando per l’opera pittorica e grafica, da sempre legata alla sua attività progettuale.